LETTERA DA UNA MERAVIGLIOSA FAN
25 luglio 2007
Caro Fabio, e carissima TBB, difficile raccogliere tutto quello che ho da dire senza sprofondare in una sdolcinata e-mail da fan tardo-adolescente. Vedrò cosa posso fare. Quello che voi fate nel momento in cui salite sul palco è una cosa meravigliosa, indescrivibile. Non ci sono parole per descrivere le emozioni che trasmettete quando suonate una canzone...  tutto quello che fate non vi è dettato dalla caccia alla notorietà e alla fama, nè dalla ricerca disperata di soldi o vita da grandi star...suonate col cuore, e si sente. Suonate per amore della musica. Per amore dei fan. Lo si sente a pelle, chiunque assista ad una vostra performance per una sera capisce che non siete la solita band di "montati"... le casse non trasmettono le solite canzonette... è Musica, Passione per la vita.
Noi... siamo giovani, siamo testardi, viziati, ragazzini di un mondo in continuo cambiamento, che non hanno conosciuto il dolore dei veri bluesmen. Non abbiamo lavorato i campi, non ci siamo mai dovuti spezzare la schiena per niente. Ma amiamo la musica. Anzi, la Musica. E ci sentiamo un po' martiri come rappresentanti di una categoria che stenta a respirare perchè soffocata dalla robaccia commerciale che ci vogliono far deglutire a forza... Per questo rincorriamo i musicisti come voi, che hanno il blues radicato nel cuore. La Treves mercoledì ha strabiliato. Voi quattro eterni ragazzini avete unito decine e decine di persone in un unico abbraccio blues, ci avete fatto sognare e volgere gli occhi al cielo di Milano, e vedere il cielo a Milano è una conquista. Ogni volta che suonate penso che le vostre canzoni per me sono come respiri... sento le prime battute, riconosco la melodia, e per un attimo il respiro va via... E non me ne frega più, se respiro o no. Non è ossigeno a scorrere nel sangue.. ma scale musicali e cromatismi, blue notes, testi su testi di canzoni che si ripetono nella testa per quanto semplici o profonde possano essere... (flip flop and fly... colonna sonora di ogni nostro viaggio in macchina).Mercoledì al ritorno dal concerto eravamo tutti esaltatissimi, io per prima ero decisa a suonare fino a farmi sanguinare i polpastrelli e a cantare fino a farmi saltare le corde vocali... eravamo tanto esaltati che abbiamo preso la Milano-Venezia al posto della Milano-Como. Siamo stati in giro un bel po', eppure il rischio di stare in giro tutta la notte senza trovare la via di casa non è riuscito a farci perdere l'adrenalina e l'allegria. La sensazione di aver condiviso un' esperienza tutti insieme, noi ragazzi, quelli presi in giro per i gusti musicali, quelli che vanno in giro con la maglietta della Treves per il corridoio della scuola con il sorriso a 82 denti (questa sono io!)...
Treves Blues Band... noi non siamo solo fan. Io per prima, mi dichiaro un'amica. Perchè voi, senza poi conoscerci in un contesto di quotidianità, ci avete dato tanto, e tutti noi siamo disposti a fare altrettanto per voi. Con uno striscione disegnato di notte, forse. Ma sicuramente con tutte le nostre voci.
A squarciagola. Per la Treves. Vi vogliamo tanto bene.
Elena... e la Blues company di Seveso