LA TBB AL MUDDY WATERS DI CALVARI
7 marzo 2008
Grande spettacolo questo venerdì sera appena trascorso al Muddy Waters di Calvari: era di scena la Treves Blues Band! Il Puma & Soci hanno surriscaldato l'atmosfera, già vibrante di attesa, con un lungo show denso di vero blues e consuete, immancabili venature di rock n'roll, in una sala gremita di fans di tutte le età e provenienti da tutto il Nord Italia per sostenere i "Fantastici Quattro" ("più che per Gigi d'Alessio e la Tatangelo", per dirla alla maniera del Puma!!!). Da John Lee Hooker a Sonny Boy Williamson, dallo stesso grande Muddy Waters ai Rolling Stones e Bob Dylan, ci hanno preso per mano e condotto attraverso un magico viaggio, risalendo il delta del Mississippi passando per Nashville, New Orleans, Austin, fino a Las Vegas. Su "Flip, flop and fly" abbiamo chiuso gli occhi per farci trasportare dal ritmo quasi swing, sognando di vagare per le strade di una piccola cittadina del profondo South Delta; su "Traintime Blues", eseguita in acustico dalla superlocomotiva Treves, abbiamo immaginato di attraversare gli spazi sterminati del Texas, solo con un'armonica e il fischio del vapore. E ancora "Nash Vegas", resa capolavoro da "Kid" Gariazzo, virtuoso alla chitarra elettrica, dobro e mandolino Fender, e una gustosa rivisitazione in chiave bluesin' della rotolante "(I can't get no) Satisfaction", che non ci ha permesso di tenere a bada mani e piedi. Interessante l'intervento solista di Massimo Serra con le sue specialissime "canne", con cui ha dimostrato ancora una volta le virtù di percussionista e cuore pulsante della nostra formazione preferita. Esilarante il medley inanellato dalla
band a metà concerto, da Santana ai Cream per citarne alcuni, per
rinvigorire la vena nostalgica che pulsa dentro ognuno di noi. E quando
tutto sembrava essere finito, cosa ti tira fuori il diabolico quartetto?
Un'imprevedibile reinterpretazione della mitica "La Grange" degli ZZ Top del leggendario e assai barbuto Gibbons, che sappiamo essere grande amico del Puma, ed ecco il locale trasformato nella fumosa sala di un roadhouse di tarantiniana memoria, mentre i più disinvolti tra il pubblico si lasciano andare al ballo sfrenato.Vedere la "Treves" dal vivo è un'esperienza sempre nuova, un po' perchè non sai cosa possono combinare quei quattro da una volta all'altra, ed un po' per l'empatia stupenda che viene a crearsi tra musicisti e pubblico, lo scambio sinergico di entusiasmo ed energia. Lo spettacolo continua anche
dopo il concerto, quando la band depone le "armi" per scambiare saluti,
impressioni ed autografi con noi, in un clima di genuina amicizia e
cordialità.Al grido di "Blues alle masse!!!" ci diamo appuntamento alla prossima, travolgente, iniezione di inossidabile blues...
Gloria Carabbio