LA CHIUSURA DI ROCK FM
31 maggio 2008
Abbiamo ricevuto questa bella lettera
Sono ritornato a casa ora. Dopo una giornata emozionante, passionale, densa. Mi trovo con amici insieme ai ragazzi che come me amano il rock, la musica giusta. Incontro anche il mio portinaio con sua moglie. Tutti lì sotto gli studi di Rock Fm. Centinaia di persone. Si canta, si applaude, si vive insieme questo saluto. Non ci sono televisioni, non ci sarà eco di questo saluto. E finirà così. Con Ariel sul muretto della metropolitana che imbraccia una chitarra e noi a cantare Keep on rockin in a free world. Con gli occhi rossi di chi sembra un duro ma che non trattiene le lacrime. Perché un sogno sta finendo. Perché una compagnia di vita sta per lasciarci. Ci passa davanti un po’ la giovinezza. Mi ripassano davanti i pomeriggi bigiati al parco con la prima ragazza e la radiolina tascabile sempre sintonizzata lì. Mi ripassano davanti le prime band, i primi accordi. I concerti. Mi ripassano davanti tantissimi ricordi. Ognuno i suoi. Ognuno guarda lassù verso quelle finestre e rivede il suo film. E quei ragazzi ci hanno regalato la colonna sonora del film di ognuno di noi. Ecco perché quel tizio con la faccia da duro piange come un bambino. Il Rock è vivo, il Rock è nella nostra fantasia, il Rock è nel cuore. E questo non potrà togliercelo nessuno. Potranno chiudere , sigillare frequenze ma è, e resta con noi. Questo deve essere da oggi il motivo per continuare sulla strada giusta. Parlare, incontrarsi, confrontarsi, suonarlo. Il messaggio di questa radio è stato questo. E questo che vorrei che succedesse. E succederà. Ero un po´ triste, come tutti quando sono sceso in metropolitana ma poi con alcuni amici siamo andati da Fabio Treves a Paderno. Ero con due amici. Rivedo tanta gente, rivedo tanti parenti che non sapevo fossero lì. E´ addirittura tornato il portinaio Mauro! Il portinaio più rock che c´è. E allora inizia il blues, con un omaggio agli ZzTop. Un treno eccezionale che parte dalla stazione di Paderno per portarci ovunque la nostra fantasia voglia portarci. C’è la passione , l’emozione, la verità della musica blues e del suo straordinario interprete che è Treves. Siamo tutti lì sotto il palco e....quando mi guardo intorno e vedo tanti giovani che sono coinvolti capisco che la fine vissuta poche ore prima era dopotutto solo un momento. Perché qui si sta ricominciando un´altra volta. E allora questa volta ci si può anche commuovere davvero, perché cazzo siamo qui a saltare sui blues di cinquant´anni fa. Siamo in tanti. Centinaia di persone. Posso andare a dormire sonni tranquilli Fabio. E io sarò sempre pronto a fare il possibile per portare musica, blues, passione. E´ una missione! Buonanotte a presto
Valerio